Si proclamano una
grande democrazia, ma lo sono davvero ?
E' democratico
invadere e bombardare nazioni sovrane e, spesso, cittadini inermi,
per ragioni economiche spacciate per “questioni umanitarie” ?
E' democratico
dettare l'agenda politico-economica dei tre quarti del mondo e
destabilizzare da sempre il cosiddetto “Terzo Mondo” a fini
privati ?
E' democratico
violare la propria stessa Costituzione, come denunciato più volte da
Ron Paul - deputato libertario del Republican Party al Parlamento USA
- il quale più volte ha ricordato la massima di Thomas Jefferson nel
suo discorso d'insediamento alla Presidenza: "Pace,
commercio e amicizia con tutte le nazioni, nessun vincolo
d'alleanze”. Ovvero: nessuna
ingerenza negli affari di Paesi sovrani ?
E' democratico
tutto ciò ?
Stiamo parlando
degli Stati Uniti d'America ed anche del loro attuale Presidente
Barack Obama, che ci pare non meritasse davvero il Premio Nobel per
la Pace, per quanto, infondo, il Nobel per la Pace fu consegnato
anche ad uno come Kissinger che quanto a pace e nonviolenza...ci
sarebbe da discutere !
Ancora una volta
gli USA si immischiano in affari che non li riguardano, sanzionando e
tentando di destabilizzare il Venezuela guidato dal Presidente
chavista Nicolas Maduro.
Del Venezuela
chavista abbiamo più volte parlato, ricordando come – grazie alle
politiche sociali di Hugo Chavez, ispirate a Simon Bolivar ed al
Socialismo del Ventunesimo Secolo – la società si sia risollevata,
pur in presenza di un'ancora elevato tasso di corruzione e
criminalità e pur avendo investito massivamente nel petrolio e molto
meno in altri settori dell'economia.
Purtuttavia il
Venezuela, checché ne dica Mr. Obama, non ha mai rappresentato una
minaccia per gli USA che pur dal 2002 non perdono mai occasione per
tentate di fomentare golpe locali.
Già nel 2002,
infatti, il governo di Chavez subì un golpe militare con l'uccisione
di persone innocenti per mano dei cecchini pagati dagli oppositori
dello chavismo e dell'oligarchia economica con a capo l'imprenditore
Pedro Francisco Caramona Estanga, sostenuto tanto dagli USA quanto
dall'allora Premier spagnolo José Maria Aznar, che riconobbero
subito la legittimità del golpe (alla faccia delle “democrazie”
Occidentali !). Golpe che, fortunatamente, fu sventato in pochi
giorni grazie al massiccio appoggio popolare di cui godeva il
Presidente eletto Chavez.
Evidentemente,
anche oggi, gli USA di Obama vorrebbero tentare ciò che in
precedenza altri suoi predecessori fecero con il legittimo governo
cileno di Salvador Allende, sostituendolo con un loro Presidente
fantoccio autoritario e non eletto da nessuno: il criminale Pinochet.
E' molto, molto
triste che ciò accada e su questo l'Europa civile ed autenticamente
democratica e libertaria dovrebbe riflettere.
Così come
dovrebbe riflettere sul modello fallimentare della Federal Reserve
statuinitense (e dunque del sistema delle Banche Centrali), già più
volte denunciato dal già citato Ron Paul che, nei fatti, è
all'origine della speculazione finanziaria mondiale e dunque della
crisi economica che stiamo vivendo.
Il popolo
venezuelano, dunque, sia padrone a casa sua, come affermato anche da
tutti gli altri Stati fratelli dell'America Latina. Stati oggi quasi
tutti governati da Presidentesse e da Presidenti di ispirazione
bolivariana, socialista, garibaldina, libertaria e peronista e che
devono al più presto – a nostro parere – trovare un'intesa e
costituire finalmente gli Stati Uniti dell'America Latina, così come
negli ideali di Bolivar, il Giuseppe Garibaldi venezuelano.
Contro gli
imperialismi, contro l'economia degli sfruttatori. Contro le
pseudo-democrazie. Per un'avvenire che veda protagonisti i popoli
liberi e sovrani.
Luca Bagatin
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