Leggevo una intervista di qualche tempo fa alla pornostar
Valentina Nappi, nella quale lei dichiara che Moana Pozzi fu un
personaggio tutto sommato conservatore, che con lei non c'entra
nulla.
Penso avesse ragione. Moana piaceva alle persone forse
proprio per questo. Non era volgare e sapeva parlare molto più che
fare sesso.
Da pornodiva scelse di uscire dal mondo del porno
attraverso la politica, in una piccolissima formazione emergente
rappresentata dal suo volto, ovvero il Partito dell Amore fondato da
Riccardo Schicchi e Mauro Biuzzi. Non come oggi, che politiche di
partiti ben più grandi o noti scelgono il mondo dello spettacolo o
il porno (sic !).
Per questo penso che Moana rimarrà nel mito,
mentre la Nappi ed il caravanserraglio della odierna società dello
spettacolo, descritta e denunciata dal filosofo situazionista Guy
Debord nel 1967, saranno presto dimenticati e destinati ad incarnare
unicamente l'epoca effimera, modernista, consumista e tecnoidiotoca
che stiamo vivendo. E presto destinata, ci auguriamo, ad esaurirsi.
Luca Bagatin
www.amoreeliberta.blogspot.it
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