E' passata oltre una settimana dai risultati delle elezioni parlamentari russe e le polemiche non si placano.
Se, da una parte, sono stati arrestati attivisti nazionalbolscevichi de “L'Altra Russia di Eduard Limonov” per aver esposto – fuori dal Parlamento - uno striscione con la scritta “Non ti abbiamo scelto!”, contro il partito di Putin e denunciando l'illegalità delle elezioni, dall'altra anche il Partito Comunista della Federazione Russa (KPRF), maggior partito di opposizione alla Duma e che pur ha visto aumentare i suoi consensi, continua a denunciare irregolarità nell'esito del voto.
Il Comitato Centrale del KPRF ha dichiarato in una nota che: “Le elezioni parlamentari del 2021 si sono concluse domenica e hanno dimostrato un convincente successo del KPRF, avendo evidenziato il suo schiacciante sostegno da parte della società russa.
Il Partito Comunista
della Federazione Russa, essendo la principale opposizione al partito
di governo e ampiamente sostenuto da tutti gli strati della
popolazione, insieme alle forze patriottiche di sinistra, ha ottenuto
un risultato ufficiale vicino al 19% dei voti complessivi.
Siamo
stati supportati da quasi 10 milioni e 661 mila persone. Questo è il
miglior risultato del Partito Comunista del secolo presente. (…).
Oltre a evidenziare
l'aumento dei suoi consensi, il KPRF ha ad ogni modo sottolineato
che: “Nonostante la dichiarazione rilasciata alla stampa dal
portavoce del governo Dmitry Peskov sulla trasparenza e l'onestà
delle elezioni, il KPRF ha incontrato una sostanziale resistenza da
parte del partito di governo e delle autorità locali al fine di
ottenere risultati equi.
Alla ricerca del dominio politico in
Parlamento, il “partito al potere” ha modificato la legge
relativa alle procedure elettorali.
È abbastanza ovvio che la
campagna elettorale e il voto stesso siano stati artificialmente
prolungati dal 17 al 19 settembre (…).
L'innovativa estensione
del voto fino a tre giorni è stata ufficialmente spiegata dalla
necessità di fermare la diffusione della pandemia di Covid 19, ma in
realtà è stata utilizzata per costringere i dipendenti del settore
pubblico ad “aumentare” in modo massiccio i numeri dei sondaggi
del partito di governo.
Contro i dati degli exit poll e il buon
senso, “Russia Unita” (il partito di governo) si è assicurata la
vittoria con “altri” metodi, ottenendo circa il 50% dei voti
complessivi e la cosiddetta “maggioranza costituzionale”, che le
ha permesso di controllare il Parlamento. (…).
Dopo i radicali
emendamenti alla Costituzione russa dello scorso luglio, il regime al
potere ha lanciato continui attacchi volti all'eliminazione dei forti
concorrenti dalle fila dell'opposizione guidata dal KPRF.
Così,
cinque candidati del KPRF sono stati esclusi dalla lista di voto con
un falso pretesto e uno di loro, l'ex candidato presidenziale Pavel
Grudinin, che si stava candidando contro Vladimir Putin, con circa 9
milioni di sostenitori, è stato escluso senza alcun fondamento.
I
media mainstream hanno solo seguito le attività dei candidati di
“Russia Unita” ignorando deliberatamente l'opposizione.
Oltre
alla manipolazione con le liste elettorali, gli omonimi dei candidati
del KPRF sono stati deliberatamente inclusi nelle liste del partito
di governo, con l'obiettivo di confondere gli elettori.
Un altro
trucco inventato dalla borghesia dominante è stato il voto
elettronico nelle regioni maggiormente popolate, di cruciale
importanza per il partito di governo.. (…).
“Alle 19.00 del 19
settembre, i risultati medi del Partito Comunista di Mosca erano
paragonabili a quelli di “Russia Unita”, ma la mattina dopo i
numeri erano magicamente scesi di un terzo o addirittura della metà.
È impossibile crescere così tanto in un'ora !
All'annuncio
ufficiale dei risultati delle votazioni sono seguite numerose
proteste e denunce per violazione della normativa elettorale.
Il
KPRF e migliaia di sostenitori del Partito in tutto il Paese si sono
riuniti per manifestare contro l'illegalità elettorale delle
autorità.
Il regime borghese, spaventato dall'indignazione della
gente, ha tentato di intimidire membri e sostenitori del KPRF,
bloccando i locali del Partito in alcune regioni, arrestando alcuni
attivisti del Partito e minacciando di bloccare il sito web del KPRF.
Il KPRF richiede l'annullamento dei risultati del voto
elettronico, consiuderandolo una frode !
Il KPRF richiede
un'indagine equa e aperta su ogni caso di violazione !
Il KPRF
chiede l'immediato arresto della persecuzione dei membri e dei
sostenitori del Partito!”.
Fra gli arrestati nelle manifestazioni di denuncia dei brogli, anche attivisti del Fronte di Sinistra e de “L'Altra Russia di Eduard Limonov”.
Luca Bagatin
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