Pensiero da fissare. Un paio d'anni fa, annus horribilis 2023, Zelensky provò ad andare a Sanremo e fu rispedito al mittente. Intanto, Blanco impazziva sul palco calpestando le rose. Il pubblico, unanimemente, lo fischiò e lui, povero incosciente, fu cacciato a pedate.
Oggi, nella giornata in cui Russia e America tornano a stringersi la mano e archiviano con scherno la peste Zelensky, Simone Cristicchi canta una canzone che fa piangere l'intero Ariston. Il pubblico, unanimemente, lo ringrazia per l'emozione intima che ha saputo trasmettere a ognuno.
Fisso questo pensiero per quando lo rileggerò. Forse i Paladini non sono tutti morti o falliti, come qualcuno credeva. E forse, le Rose, non sono state tutte estirpate e calpestate, ma ci attendono in un meraviglioso giardino segreto.
(Debdeashakti)
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