giovedì 28 aprile 2016

Pensieri anticonformisti (miei, di Mazzini, di Garibaldi e di De Benoist)

“Il capitalismo ha annullato ogni forma di differenza, imposto modelli universali, devastato l'ambiente e sfruttato tutti coloro i quali, magari, nella vita, avrebbero preferito fare altro. Abbiamo dunque assistito prima all'americanizzazione dei costumi e dei mercati ed oggi alla cinesizzazione degli stessi.

L'unico antidodo sembrerebbe essere solo apparentemente utopistico, in realtà fondamentalmente liberatorio e libertario: chiusura dei mercati internazionali, abolizione del sistema monetario internazionale e adozione di economie della decrescita e del dono/scambio reciproco, libero - appunto - da interessi di ogni tipo (ovvero libero dall'usura legalizzata)” (Luca Bagatin)




“Bisogna imparare a vivere soli per star bene in due, anche se sarebbe meglio vivere con un gatto per tutta la vita” (Luca Bagatin)


“Sto da sempre con gli anticonformisti come me e le mie prese di posizioni sono sempre molto radicali, anche quando cercano di riunire gli opposti.
Non mi schiero mai totalmente da una parte e l'unica parte che abbraccio totalmente è sempre la mia.
Per questo, chi mi conosce o mi ama (e sono pochi, per fortuna !) o mi odia (ma senza riuscire ad argomentare il perché)” (Luca Bagatin)



O sei populista (ovvero stai con il popolo) o sei papponista (ovvero sfrutti il popolo) ! (Luca Bagatin)

"La coscienza dell'umanità è suprema su tutti i governi: essi devono esserne interpreti, o non sono legittimi" (Giuseppe Mazzini)






"I clericali sono sudditi e militi di una potenza straniera, autorità mista ed universale, spirituale e politica, che comanda e non si lascia discutere, semina discordie e corrompe" (Giuseppe Garibaldi)


"Ormai, ci sono una destra e una sinistra favorevoli alla implacabile logica del mercato, e contemporaneamente ua destra e una sinistra che le sono ostili. La frontiera principale non passa più tra la destra e la sinistra, ma tra gli avversari e i sostenitori della società di mercato" (Alain De Benoist)


“A destra, mi considerano in generale un uomo di sinistra; a sinistra come un uomo di destra. Essendo indifferente alle etichtte, ho finito con l'adattarmi”
(Alain De Benoist)



“Non c'è libertà individuale in una società che non è globalmente libera. La retorica dei diritti maschera nuove forme di alienazione umana. E' forse a partire da questa constatazione che bisogna analizzare il tragico fallimento del progetto di emancipazione dell'Illuminismo: l'avvento di una società di sorveglianza totale, dove si proclamano i diritti di tutti, ma dove il sociale è sempre più sottomesso all'implacabile logica del capitale” (Alain De Benoist)

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