Il Manoscritto Voynich è indubbiamente
il documento più misterioso al mondo, in quanto nessuno studioso e
ricercatore pareva essere
ancora riuscito a decifrarlo. Attribuito
all'alchimista Roger Bacon, ma risalente, apparentemente, al XV
secolo, è attualmente conservato presso l'Università di Yale, negli
Stati Uniti d'America.
Aldo Gritti (www.aldogritti.com), pseudonimo di un giovane sacerdote italiano, è probabilmente riuscito nell'impresa, tanto da redigere un avvincente e particolarissimo thriller-verità: "I custodi della pergamena proibita", edito da Rizzoli ed in libreria da nemmeno un mese.
"Un thriller geniale", afferma il noto scrittore horror e fantasy italiano Valerio Evangelisti e prosegue: "un libro brillante e di rara intelligenza. Aldo Gritti, sotto le parvenze del romanzo, è riuscito a risolvere in via penso definitiva uno dei più impenetrabili enigmi del passato".
Tre efferati delitti. Uno a Firenze, uno a Londra ed il terzo a New Haven, nel Connecticut. Tre martiri innocenti, alla ricerca della verità nascosta dietro al Manoscritto Voynich.
Aldo Gritti (www.aldogritti.com), pseudonimo di un giovane sacerdote italiano, è probabilmente riuscito nell'impresa, tanto da redigere un avvincente e particolarissimo thriller-verità: "I custodi della pergamena proibita", edito da Rizzoli ed in libreria da nemmeno un mese.
"Un thriller geniale", afferma il noto scrittore horror e fantasy italiano Valerio Evangelisti e prosegue: "un libro brillante e di rara intelligenza. Aldo Gritti, sotto le parvenze del romanzo, è riuscito a risolvere in via penso definitiva uno dei più impenetrabili enigmi del passato".
Tre efferati delitti. Uno a Firenze, uno a Londra ed il terzo a New Haven, nel Connecticut. Tre martiri innocenti, alla ricerca della verità nascosta dietro al Manoscritto Voynich.
Ma, chi era Wilfrid Michael Voynich ? Ufficialmente un ricco antiquario di origine polacca, già, in passato rivoluzionario bolscevico ed appartenente al movimento sovversivo Proletariat, accanto alla pasionaria marxista Rosa Luxemburg. Ma...non ufficialmente chi era in realtà costui?
Una spia al servizio dell'Impero germanico ? Un doppiogiochista traditore dei suoi ideali ? Il capo di una Confraternita segreta, oppure solo la pedina di una scacchiera incommensurabilmente più grande di lui e del suo stesso ego, coperta da ragioni di Stato inconfessabili ?
Nel romanzo di Gritti, a seguire la pista del Manoscritto, Elda Novelli, ispettrice della Polizia Postale, coadiuvata dal commissario Andrea Corsi, in un'incessante ricerca fra documenti ammuffiti, registrazioni criptiche e rete web.
Come sono coinvolte le vite, ma soprattutto le morti di Pierre Curie, noto fisico francese scopritore della radioattività (e delle sue pericolose implicazioni), della già citata Rosa Luxemburg e l'affondamento dell'apparentemente "inaffondabile" Titanic ?
L
Aldo Gritti ce lo racconta e spiega, con tanto di immagini, documenti e bibliografia ragionata, conducendo per mano il lettore, in un viaggio fra passato e presente, alla ricerca di una verità misconosciuta e volutamente celata.
Per la prima volta dal
1921, è dunque affrontato l’affaire Voynich in modo
globale, in quanto l’autore parte proprio dal proprietario del
manoscritto stesso, ovvero il libraio antiquario Wilfrid Michael
Voynich. Ne effettua una sorta di scavo di archeologia umana,
mettendone a nudo la sua vera attività di “spia pura” al
servizio di Potenze straniere, per mero interesse personale.
Il thriller
di Aldo Gritti è dunque un prodotto letterario
rivoluzionario, per la puntigliosa opera di decrittazione del celebre
manoscritto Voynich, la cui tragica e vergognosa verità è messa a
nudo.
E’ un thriller
controcorrente. L’Autore ha la capacità di leggere oltre la selva
d’informazioni - ovvero centinaia di link in internet e numerosa
documentazione bibliografica - che non rispondono a domande logiche,
proprio perché è sbagliata la domanda di partenza. Tutti si
chiedono, infatti, che cosa nasconde il Manoscritto
Voynich, ma non si chiedono mai chi fosse, in realta, Mr.
Voynich.
Aldo Gritti si tramuta
dunque in cacciatore di menzogne, denunciando al mondo il marcio
celato nelle pergamene redatte nel XX secolo proprio dallo stesso Mr.
Voynich, traditore della sua Patria (la Polonia), filo-germanico,
nonché servitore degli USA, unicamente per tornaconto personale.
Pertanto si apprende - dal romanzo di Aldo Gritti - che quel
Manoscritto era una vera e propria arma di distruzione.
“I custodi della
pergamena proibita” – distaccandosi da tutte le fantasiose teorie
sinora supposte attorno all'ambiguo manoscritto – racconta, con
rigore, una realtà storica ben diversa: dagli omicidi di Pierre
Curie e Rosa Luxemburg, sino al sabotaggio del Titanic per la
costituzione della Federal National Reserve.
Tale differente realtà è
inserita in una cornice attuale di fiction, ove gli omicidi di
oggi – raccontati nel romanzo - s’intersecano con quelli
eccellenti di ieri.
Una trama intessuta con
abilità di Aracne, ove agiscono - come in una lanterna magica -
personaggi fittizi tratteggiati con un vigore tale da balzar fuori
dalle pagine del romanzo, alternandosi a figure del passato, in cui
l'Autore penetra empaticamente.
La “suspance
intelligente”, fil rouge dell’intera narrazione, accompagna il
lettore dall’inizio alla fine, anche nei cadenzati flash-back. Aldo
Gritti, infatti, dà vita a Voynich ed alla sua consorte,
trasmettendo ai lettori spavento ed indignazione.
"I custodi della
pergamena proibita" è certamente il libro dell'anno. Un libro
ove la verità rivelata è più importante dell'identità dell'autore
stesso che, ad ogni modo, abbiamo la possibilità, qui, di
intervistare in anteprima, al fine di rivelarci ulteriori dettagli
della sua opera.
Luca Bagatin: Aldo Gritti,
dunque...preferisce che la chiami Signor Gritti oppure Padre ?
Aldo Gritti: Sacerdote
lo sono, ma per motivi legati al mio incarico, utilizzo uno pseudonimo.
Luca Bagatin: Le pongo subito una domanda a bruciapelo: quanto c'è di reale nel suo romanzo ?
Aldo Gritti: Tutte le
sezioni storiche, riportate nei flash-back, sono frutto di ricerche e
anche di dichiarazioni scritte dallo stesso Voynich.
Luca Bagatin: Che cosa ha portato lei, sacerdote cattolico, ad occuparsi del Manoscritto Voynich ?
Aldo Gritti: La
ricerca del lume della verità. E’ un secolo che studiosi di tutto
il mondo compulsano quella pergamena, azzardando le ipotesi più
svariate, fino a tirare in ballo persino gli…alieni, senza offrire
alcuna decrittazione. C’è un tempo per ogni cosa. Adesso è giunto
il momento di togliere il velo alla “sfinge” muta, come da molti definita la pergamena Voynich.
Luca Bagatin: Come è riuscito a
collegare le vicende inerenti a Pierre Curie, Rosa Luxemburg, Voynich
e l'affondamento del Titanic ?
Aldo Gritti: E’ dal
manoscritto che emergono questi tragici eventi. Ma non hanno
collegamento fra loro. Essi sono il risultato delle informazioni
fornite – tramite alcune pagine del manoscritto - dalla
spia-Voynich alle Potenze straniere cui si era venduto.
Luca Bagatin: Possiamo dunque dire che si sono finalmente svelate le ragioni della tragica morte di Pierre Curie, investito da un carro, ed il ritrovamento del corpo di Rosa Luxemburg, novant'anni dopo, negli scantinati dell'ospedale Charité di Berlino ?
Aldo Gritti: Circa la
morte di Curie ritengo di sì. Per la Luxemburg è una mia ipotesi
che il corpo della Charité sia il suo, considerato che il Governo
tedesco ha voluto chiudere l’affaire con una rapida autopsia “di
Stato” lasciando quel cadavere senza nome. Il Manoscritto Voynich
non può far cenno al ritrovamento di un corpo avvenuto nel 2007 !
Luca Bagatin: Nemmeno l'affondamento del Titanic, dunque, fu davvero casuale ?
Aldo Gritti:
Assolutamente no. D’altronde è sempre stato ipotizzato che fosse
un incidente programmato. La decrittazione del foglio 46 verso del
Manoscritto lo conferma.
Luca Bagatin: Qual è il
polveroso volume che ha permesso di decifrare gli incomprensibili
glifi della pergamena ?
Aldo Gritti: Il “De
Furtivis” (edizione 1602) del crittologo partenopeo Della Porta. A
ogni glifo corrisponde una “parola variabile”, secondo lo schema
prefissato e da Voynich adattato in base alle sue esigenze. Questo
particolare è fondamentale. Finora gli studiosi ritenevano che ad
ogni glifo corrispondesse una lettera e ciò li ha portati fuori
strada.
Luca Bagatin: Nel suo
romanzo, alla pag. 381 è l’immagine che riporta la “voce” di
quest’opera, tratta da uno dei cataloghi di Voynich...
Aldo Gritti: Appunto.
Era sotto gli occhi degli esperti che si sono arrovellati a cercare
altrove il sistema di criptazione. Avrebbero dovuto cercare molto più
vicino...
Luca Bagatin: Con il suo
thriller-verità, possiamo davvero scrivere la parola "the end"
sul Manoscritto Voynich ?
Aldo Gritti: Per chi
vuole credere, dovrebbe chiudersi il “capitolo
Voynich”. Ma i miti sono duri a morire e, anche se la verità
stenta a trionfare, i suoi nemici prima o poi finiscono col
“perire”.
Luca Bagatin: Può dirci
come è riuscito a trovare la chiave di decrittazione del Manoscritto
Voynich ?
Aldo Gritti: Il caso
ha voluto che entrassi in possesso della documentazione, consegnata
dallo stesso Voynich a un confratello e poi giungesse a me. Tutto
ciò, affinché – a 80 anni dalla sua morte - fosse divulgata la
verità.
Luca Bagatin: Un ripensamento di Wilfrid Michael Voynich ?
Aldo Gritti: Un esame
di coscienza direi, una confessione, anche se rivelabile ottant'anni
dopo la sua dipartita. Confessarsi è il fuoco interiore dell’anima.
Luca Bagatin: Il salmo 129 col
quale si apre il libro è il De profundis, vero?
Aldo Gritti: Corretto
ed è per Voynich. Lo sa che lei è l’unica persona ad avermelo
chiesto ?
Nessun commento:
Posta un commento