Il 5 luglio 1811 il Venezuela, grazie
all'azione del Libertador Simon Bolivar (1783 - 1830) – il
Garibaldi dell'America Latina – si liberò dal giogo spagnolo e
proclamò la sua indipendenza.
Il 15 agosto del
1805 Bolivar – ventiduenne - giurò solennemente, a Roma, sul Monte
Aventino (o Monte Sacro) e pronunciò le seguenti parole: Giuro
per il Dio dei miei genitori, giuro per il mio onore e per la mia
Patria, che non darò riposo al mio braccio né pace alla mia anima
finché non avrò rotto le catene che ci opprimono per volontà del
potere spagnolo.
Egli
mantenne dunque la promessa che fece a sé stesso ed al popolo
venezuelano e,
a vent'anni da quel giuramento, l'Impero spagnolo crollò.
Bolivar
si adoperò, sino alla morte per l'integrazione dell'America Latina
in un unico continente, ma la sua opera sarà completata – e solo
in parte – nel XXI secolo, da parte del Presidente Hugo Chavez, che
alle gesta di Bolivar si ispirò.
Oggi,
nel momento storico nel quale le oligarchie ed i potentati economici
stranieri stanno tornando a vilipendere i popoli liberi dell'America
Latina, è più che mai necessario commemorare il 205esimo
anniversario dell'Indipendenza del Venezuela, così come ha fatto a
Roma l'Ambasciatore Julian Isaias Rodriguez Diaz, già Vicepresidente
della Repubblica Bolivariana del Venezuela con Hugo Chavez.
E'
con spirito di umanità che noi europei liberi dovremmo stringerci in
un abbraccio fraterno con i popoli dell'America Latina libera e
sovrana che, in nome del Socialismo del XXI secolo, ha molto da
insegnarci al fine di poterci liberare tutti dall'oligarchia del
capitalismo, dell'egoismo e della diseguaglianza. Al fine di far
prevalere l'amore e la concordia fra i popoli.
Luca
Bagatin
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