Appena nominato Papa dei cattolici ero
perplesso relativamente a Monsignor Bergoglio. Pensavo fosse
l'ennesimo Papa mediatico, con un entroterra conservatore e a tratti
misogino ed alla ricerca di nuovi fedeli da catechizzare.
Purtuttavia mi sono ricreduto. Le sue
aperture sono state grandi. E' un Papa che, innanzitutto, non
giudica. E non compie ingerenze nella sfera politica, pur
dimostrandosi forse il miglior analista politico contemporaneo.
Analista che non le manda a dire nemmeno alla Turchia, alla quale ha
ricordato il genocidio armeno (cosa che non hanno pressoché mai
fatto gli altri politici occidentali, attenti a mantenere ottimi
rapporti con la Turchia, membro della Nato ed amica dell'occidente
globalista) e riconoscendo la lotta dei curdi contro l'Isis in Siria
ed anche qui, la sua voce è stato un caso isolato nell'ambito della
cosiddetta “comunità occidentale”, che i curdi li ha sempre
ignorati, se non lasciati al loro destino.
Papa Francesco, dunque, venuto dalle
estreme periferie latinoamericane, è un Papa non allineato al
pensiero unico politicamente corretto di matrice
capitalistico-borghese-statunitense, poiché è il Papa del
riconoscimento delle diversità e non già dell'omologazione
globalista. E' il Papa che, giustamente, non identifica l'Islam con
il terrorismo, ma individua i diretti responsabili del terrorismo ed
identifica terrorismo tutti i processi connessi al “dio danaro”
che, assieme all'ideologia del desiderio ed al capitalismo assoluto,
sono i responsabili delle vera crisi che attanaglia l'umanità, che è
una crisi prima di tutto umana e spirituale, che annichilisce e
violenta i cervelli, uccide il pensiero e lo omologa, crea
deseguaglianze ed ulteriori sperequazioni fra ricchi e poveri.
Papa Bergoglio è lì a dirci questo. E
lo dice non solo ai cattolici che rappresenta, ma anche noi laici ed
anticlericali. E lo dice con senso di amore e laicità. Quel senso di
amore e laicità che ha conquistato non solo tutta l'America Latina
dalla quale egli proviene, un'America Latina socialista
rivoluzionaria e del XXI secolo, ma anche un leader laico come Marco
Pannella che, prima di morire, ha ricordato – significativamente -
che “l'odio è degli stronzi”.
Papa Francesco è dunque amato da
coloro i quali lo sanno ascoltare, ma rimane indifferente alla destra
ed alla sinistra, le quali sono le maggiori responsabili dell'avvento
del capitalismo assoluto e del terrorismo, attraverso il
neocolonialismo e l'interventismo guerrafondaio, che sono anche
responsabili delle migrazioni di massa e dell'avvento di una società
cosmopolitica indistinta nella quale si pretende che le differenze
siano annullate, così come avvenuto negli Stati Uniti d'America,
patria del confusionismo, della sperequazione sociale e della scarsa
cultura umanistica.
Papa Francesco sembra essere ad ogni
modo una goccia – luminosa - in mezzo al mare. Una goccia, forse,
destinata a passare. Ma per ora è lì ad illuminarci e per questo,
anche se la cosa può sembrare un po' puerile, gli vogliamo molto
bene e lo ringraziamo.
Luca Bagatin
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