Il modernismo sbaglia strada non appena intende far sparire ogni
riferimento al passato come segno di un conservatorismo e di un
immobilismo liquidati in anticipo come
"antimoderni".
Non ci sarà un progetto progressista (rivolto verso
l'avvenire) senza conservazione: conservazione dei processi ecologici di
fronte alle politiche di distruzione e appropriazione privata;
conservazione dei beni al posto della loro sistematica distruzione
mediante il consolidato sistema dello spreco; conservazione di una
concezione umanistica della cultura e dell'istruzione di fronte agli
attacchi del neoliberalismo; conservazione di attività solidali e di
legami sociali di fronte al lavoro di decomposizione capitalista dei
rapporti umani. -[...]
Lo spirito di "tradizione" di cui qui si parla
non significa il ritorno a un modo di vita gerarchizzato secondo
categorie naturali molto poco difendibili. Si tratta piuttosto di una
riabilitazione di pratiche che in passato facevano semplicemente onore
al buon senso, prima della colonizzazione delle nostre azioni da parte
dello spirito di astrazione, della burocrazia, del produttivismo e dello
spirito di competizione. [...] Possiamo perciò sostenere che il
conservatorismo è l'unica posizione radicale coerente della nostra epoca
o ancora che la conservazione è oggi un atto decisamente
rivoluzionario.
Anne Frémaux, Journal du MAUSS
(professore associato in filosofia. Insegna da diversi anni all'Accademia di Grenoble ed è docente all'Università di Pierre Mendès. Con
una laurea in filosofia e un diploma in economia aziendale, ha una
carriera ricca e inusuale: dopo alcuni anni nel dipartimento marketing
di grandi multinazionali ha lasciato il mondo degli affari, decidendo di dedicarsi all'insegnamento della filosofia, concepita come "risveglio delle coscienze". Impegnata nella comunità ambientale di Grenoble, è stata anche portavoce dei Verdi di Grenoble).
Articoli di Anne Frémaux in francese al link: https://www.journaldumauss.net/?_Anne-Fremaux_
Nessun commento:
Posta un commento