Ho amici che, pur
pensandola come me in ambito sociale, ritengono prioritaria la
battaglia per una Europa unita e imperiale, alla Jean Thiriart, per
intenderci.
Su questo non li seguo (Thiriart aveva
aspetti interessanti, ma sulla geopolitica lo seguo sino a un certo
punto, rimanendo egli comunque ancorato a una visione liberal
giacobina).
Perché ritengo sia una battaglia del
tutto inutile e ideologica.
Gli italiani, per dire, non c'entrano
nulla con i tedeschi, ad esempio. Un po' come i cinesi non c'entrano
nulla con i mongoli.
Sono solo geograficamente vicini.
L'Europa non è altro che una
espressione geografica, fatta di miriadi di popoli diversi, anche
all'interno dei singoli Stati nazionali.
Personalmente preferirei impiegare
energie affinché non esistessero più sfruttatori né sfruttati.
Affinché tutti avessero il necessario per vivere e per essere
curati e istruiti. E per vivere in armonia con la Natura.
Tutto il resto non mi interessa.
Le differenze dei diversi popoli, poi,
non vanno negate (come ha sempre fatto la Francia giacobina), ma
esaltate e rispettate da tutti.
Il
complottismo/cospirazionismo (ovvero credere a teorie strampalate
auto convincendosi o tentando di convincere il prossimo attraverso
dimostrazioni plausibili, ma senza fondamento reale) è una forma di
circonvenzione di incapace.
Che gli incapaci siano in molti è
comunque un grave problema.
Costoro sono affetti da: mancanza di
approfondimento, ignoranza, superficialità, tendenza alla
fantasticheria.
I problemi seri sono altri e evidenti,
ma costoro, i creduloni un tanto al kg di teorie fantasiose, si
rifiuteranno sempre di vederli.
Ogni donna merita di essere corteggiata, sia che il
suo cuore sia libero o meno.
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