Si è tenuto, a Mosca, il 19 dicembre scorso, il Plenum del Comitato Centrale del partito “Comunisti di Russia” (CPKR), guidato da Maxim Suraykin.
Partito non revisionista e dai principi marxisti-leninisti ortodossi, il CPKR ha fatto il punto della situazione dopo le elezioni parlamentari russe, tenutesi nel settembre scorso.
La risoluzione della sessione plenaria, ha rilevato che, nonostante i non ottimi risultati delle elezioni parlamentari del 19 settembre, che hanno riconfermato la maggioranza al partito liberal conservatore “Russia Unita” di Putin, il CPKR ha rafforzato la sua presenza nella raccolta di firme e nell'ambito della campagna elettorale, sia attraverso i canali tradizionali (giornale di partito e volantinaggi), che attraverso i social network.
I “Comunisti di Russia” hanno inoltre ribadito il loro slogan elettorale, ovvero “Abbasso il capitalismo, per il socialismo!”, che ha ricevuto risposte positive da parte di un elettorato sempre più in fermento, vista la situazione sempre più drammatica dell'economia capitalista russa e delle ripercussioni sulle fasce più deboli, ottenendo un sostegno di 700.000 elettori.
Il CPKR ha peraltro ottenuto tre deputati regionali in più, rispettivamente nei parlamenti del territorio dell'Altai e nelle regioni dell'Amur e di Omsk, per un totale di 65 deputati regionali. Risultato che è stato considerato notevole per un partito non ancora presente nella Duma, ovvero il Parlamento russo.
Il CPKR ha peraltro ribadito la necessità di ripristinare il potere sovietico e di abbandonare definitivamente il capitalismo, secondo gli insegnamenti di Vladimir Lenin, invitando tutti i componenti del partito a perseverare nell'ottenimento di tale risultato.
Luca Bagatin
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