Ci sono due destre in Italia: una
capital-fascista (Renzi) che, con il suo autoritarismo, sta
danneggiando la gran parte del popolo e una catto-comunista (Bersani,
Vendola & Co.) che per vent'anni, assieme a Berlusconi, ha
danneggiato il popolo.
"Amore e Libertà” è l'unico partito di sinistra oggi in Italia (e, perché no, anche in Europa)
di Luca Bagatin (4 ottobre 2014)
“Amore e
Libertà” è l'unico partito di sinistra oggi in Italia (e, perché
no, anche in Europa)
Eh sì, avete letto bene: "Amore e Libertà" (www.amoreeliberta.altervista.org – www.amoreeliberta.blogspot.it) - che non è un partito nel senso elettoralistico del termine - è l'unico partito di sinistra - pur non essendo di sinistra, ma di centro o, meglio, di estremo centro - in Italia. E, perché no, anche in Europa.
Come abbiamo più e più volte scritto, da lungo tempo i partiti cosiddetti "socialisti" europei hanno rinunciato a difendere la classe lavoratrice ed a porsi dalla parte dei popoli. I vari rappresentanti della "social-Burocrazia" europea hanno infatti preferito accodarsi all'obamismo, ovvero all'asservimento alle Banche Centrali (BCE e FED) ed ai relativi interessi dell'economia, della grande impresa e dello Show Business, oltre che delle guerre contro altri popoli, facendole passare per "lotta al terrorismo" o “interventi umanitari”. Tartassando e penalizzando i cittadini europei, sempre più alle prese con una disoccupazione endemica.
"Amore e Libertà", che, come abbiamo scritto, non è un partito, ma un pensatoio (anti)politico e (contro)culturale, sin dalla sua nascita, nel maggio 2013, si è posto come obiettivo l'ambiziosa ricerca della Civiltà dell'Amore, ovvero la ricerca di un'alternativa non-ideologica all'attuale politica fatta di sfruttamento dell'uomo sull'uomo.
In questo senso, "Amore e Libertà", che ha per simbolo un'eroina dimenticata morta a soli 28 anni per l'unica vera Repubblica che l'Italia abbia mai conosciuto (la Repubblica Romana), ovvero Anita Garibaldi, è schierato all'estremo centro del panorama politico, perché al centro c'è l'individuo. Ed in questo senso non ambisce a presentarsi alle elezioni politiche, bensì a superarne il sistema, tutt'altro che democratico, attraverso un recupero dell'Agorà greca, ove tutti i cittadini possano concorrere alla co-gestione del potere. O, meglio, del non potere.
In questo senso, fra i punti del nostro manifesto d'intenti vi sono i seguenti aspetti:
Eh sì, avete letto bene: "Amore e Libertà" (www.amoreeliberta.altervista.org – www.amoreeliberta.blogspot.it) - che non è un partito nel senso elettoralistico del termine - è l'unico partito di sinistra - pur non essendo di sinistra, ma di centro o, meglio, di estremo centro - in Italia. E, perché no, anche in Europa.
Come abbiamo più e più volte scritto, da lungo tempo i partiti cosiddetti "socialisti" europei hanno rinunciato a difendere la classe lavoratrice ed a porsi dalla parte dei popoli. I vari rappresentanti della "social-Burocrazia" europea hanno infatti preferito accodarsi all'obamismo, ovvero all'asservimento alle Banche Centrali (BCE e FED) ed ai relativi interessi dell'economia, della grande impresa e dello Show Business, oltre che delle guerre contro altri popoli, facendole passare per "lotta al terrorismo" o “interventi umanitari”. Tartassando e penalizzando i cittadini europei, sempre più alle prese con una disoccupazione endemica.
"Amore e Libertà", che, come abbiamo scritto, non è un partito, ma un pensatoio (anti)politico e (contro)culturale, sin dalla sua nascita, nel maggio 2013, si è posto come obiettivo l'ambiziosa ricerca della Civiltà dell'Amore, ovvero la ricerca di un'alternativa non-ideologica all'attuale politica fatta di sfruttamento dell'uomo sull'uomo.
In questo senso, "Amore e Libertà", che ha per simbolo un'eroina dimenticata morta a soli 28 anni per l'unica vera Repubblica che l'Italia abbia mai conosciuto (la Repubblica Romana), ovvero Anita Garibaldi, è schierato all'estremo centro del panorama politico, perché al centro c'è l'individuo. Ed in questo senso non ambisce a presentarsi alle elezioni politiche, bensì a superarne il sistema, tutt'altro che democratico, attraverso un recupero dell'Agorà greca, ove tutti i cittadini possano concorrere alla co-gestione del potere. O, meglio, del non potere.
In questo senso, fra i punti del nostro manifesto d'intenti vi sono i seguenti aspetti:
-
socializzazione (a fini autogestionari) delle imprese ex pubbliche o
municipalizzate o pubblico/private quali Eni, Telecom Italia,
Trenitalia, Rai Tv ecc... ed una conseguente autogestione delle
medesime da parte di tutti i cittadini italiani attraverso
l'azionariato popolare e la possibilità dei medesimi di partecipare,
oltre che agli utili di dette imprese, anche alle decisioni aziendali
medesime. Niente più intervento Statale e niente più intervento
privato-padronale
Amore e
Libertà crede inoltre nella possibilità che le singole intelligenze
possano parlarsi, confrontarsi, approfondire, autogestirsi,
attraverso il buonsenso tipico delle Agorà dell'Antica Grecia. In
questo senso Amore e Libertà trova interessante il sistema elettivo
tipico di quel periodo, ovvero la nascita di assemblee popolari
estratte a sorte, fra tutti i cittadini compresi fra i 18 ed i 65
anni, oppure, proprio come avveniva nell'Antica Grecia, fra i
maggiori di 30 anni.
Amore
e Libertà si pone, come obiettivo di massima, la fondazione di
un'Internazionale dell'Amore, che vada a recuperare gli ideali della
Prima Internazionale dei Lavoratori del 1864 promossa allora da
mazziniani, garibaldini, anarchici e socialisti e vada a sanarne le
divisioni storico-politiche.
Amore e Libertà
ritiene che anteporre l'economia al sentimento ed all'umanità
significhi ancora una volta seguitare a dare credito al sistema
monetario internazionale, al sistema politico dei governi e dei
parlamenti, al sistema delle tasse e delle imposte che ingrassa
solamente il sistema politico (senza garantire alcun effettivo
servizio), al sistema della pubblicità e di un mercato delle vacche
che ha reso gli individui merci di scambio, invece che persone
affratellate, che potrebbero vivere felici del loro lavoro,
cooperando, barattando beni e servizi, approfondendo lo studio delle
scienze umane, alla ricerca di nuove tecnologie non già da
commerciare, bensì da condividere, senza costi per nessuno.
In
questo senso possiamo dire di essere un partito nel senso
Ottocentesco del termine, come lo furono il Partito d'Azione di
Mazzini e Garibaldi e come lo fu il Partito Comunista di Marx ed
Engels: gruppi di pressione, pensatoi di attivisti per
l'emancipazione sociale e civile.
Ed
in questo senso, fra il marasma dell'Italia d'oggi guidata da un
leader che va a ledere i diritti civili e sociali dei cittadini e
quello dell'Europa guidata dalla Merkel e soggetta alle scelte di
Obama, siamo l'unico partito di sinistra oggi presente. Ovvero
l'unico partito per l'emancipazione sociale e civile dell'individuo.
Che, come tale, merita di essere al centro.
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