La
"società del piacere" inneggia al tradimento, eleva al
rango di starlette persone inutili e immonde, si fonda sul danaro,
sul potere, sulla banalità, sulla morbosità, sulla pornocrazia, sul
sesso senza sentimento, sulla prostituzione delle menti e dei
corpi.
L'esatto opposto della Civiltà dell'Amore.
(prossimamente
uscirà in merito il mio saggio "Amore e Libertà - Manifesto
per la Civiltà dell'Amore" (Ipertesto Edizioni), con prefazione
del principe Antonio Tiberio Dobrynia).
Penso che la libertà di parola debba essere conquistata e mai concessa a tutti. Altrimenti si scade nello sdoganamento dell'ignoranza, della banalità, della superficialità.
Il comunismo è un prodotto del capitalismo. Se non ci fosse il capitalismo, il comunismo non esisterebbe neppure. Per questo ritengo che un anticomunista non possa che essere, necessariamente, anticapitalista. Una società senza danaro, senza Stati né governi, ovvero senza egoismo e prevaricazione è quanto di più vicino ci possa essere ad una possibile Civiltà dell'Amore. Post-ideologica e libertaria.
Evita Peron è l'eroina che ha
saputo, come Anita Garibaldi e Moana Pozzi, coniugare Amore e
Rivoluzione. Ogni Uomo ed ogni Donna degni di questo nome dovrebbe
tenerla nel cuore.
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