Sta conducendo, da oltre
40 giorni, uno sciopero della fame in quanto nel carcere ove è stato
trasferito non può ricevere le cure mediche necessarie per le sue
patologie croniche (gastrite, spondilite anchilosante e
ipertensione).
Stiamo parlando di Jorge
Glas, ex Vicepresidente dell'Ecuador, arrestato nell'ottobre 2017 e
condannato a sei anni di carcere con l'accusa di aver ricevuto
tangenti dalla multinazionale brasiliana Odebrecht, per assicurarsi
l'attribuzione di contratti pubblici nel Paese. Nessuna prova
concreta e Glas si è sempre dichiarato innocente, al punto di aver
sempre dichiarato di avere fiducia nella giustizia.
Un nuovo caso Lula, se
pensiamo che Glas è stato per anni il simbolo della Rivoluzione
Cittadina portata avanti dall'ex Presidente socialista Rafael Correa,
del cui governo fu ministro e vicepremier, il quale ha contribuito a
risollevare le sorti del Paese, renderlo libero dall'imperialismo
straniero, abbattendo la povertà, l'analfabetismo, lottando per i
diritti civili e includendo i cittadini nel processo politico e
sociale.
Glas fu, per un breve
periodo, anche Vicepresidente del nuovo governo socialista guidato da
Lenin Moreno, eletto nel maggio 2017, sino a quando questi tradì il
suo mandato con gli elettori e con il partito Alianza Pais e iniziò
a smantellare le conquiste sociali e civili della Rivoluzione
Cittadina.
Da allora i rapporti con
Glas si incrinarono e Moreno sospenderà Glas dalle sue funzioni
nell'agosto 2017, con l'accusa di corruzione.
Jorge Glas è stato
trasferito, dall'ottobre scorso, in un carcere di Quito di massima
sicurezza ove la sua salute si è deteriorata e in
condizioni che il suo avvocato, Eduardo Franco Loor, ha definito
"deplorevoli e disumane".
Glas, che si definisce un
prigioniero politico - trasferito in un carcere di massima sicurezza
per umiliarlo e senza alcuna altra spiegazione - ha iniziato da
allora uno scopero della fame che ha ormai superato il suo 45 esimo
giorno e che sta rischiando di costargli la vita.
Glas ha fatto appello
all'ONU, alla Santa Sede, alla Corte Interamericana, alla Corte
dell'Aia e alle organizzazioni per i diritti umani affinchè
intervengano nel suo caso e al fine di essere riportato nel carcere
precedente, di minima sicurezza, ove possa essere curato.
E' di questi giorni anche
l'appello dell'ex Presidente dell'Ecuador Rafael Correa in suo
sostegno e di denuncia dell'attuale situazione intollerabile nella
quale versa Jorge Glas. Correa punta in particolare il dito contro
Lenin Moreno e l'attuale governo, quale principale causa di quanto
sta accadendo a Glas, il quale è ancora in attesa di un ricorso in
Cassazione con il quale i suoi avvocati potranno dimostrare le
irregolarità del processo contro di lui.
Solidarietà all'ex
Vicepresidente Glas è arrivata anche da numerosi esponenti politici
e intellettuali latinoamericani, i quali hanno indetto una petizione
in suo sostegno.
Luca Bagatin
L'appello di Rafael Correa
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