Brigata medica cubana a Torino |
Epidemiologi,
anestesisti, rianimatori, infermieri specializzati in terapia
intensiva. 38 in tutto, ovvero 21 medici e 16 infermieri. Questa la
nuova brigata “Henry Reeve” inviata da Cuba e arrivata a Torino
per supportare, gratuitamente, il Piemonte nella lotta al
Coronavirus.
Il personale medico
appartiene alla stessa brigata già arrivata il mese scorso in
Lombardia ed è stata richiesta – attraverso l'Ambasciata di Cuba
in Italia - dal Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
Ancora una volta,
nonostante l'embargo imposto a Cuba dal governo degli USA e
dall'Unione Europea, il governo socialista cubano tende una mano al
prossimo.
Come la stessa brigata
cubana fece in Africa - per affrontare l'emergenza Ebola – e negli
USA, in occasione dell'uragano Katrina, ovvero proprio quando la
“Henry Reeve” fu costituita.
E pensare che Cuba, che
pur ha avuto pochissimi casi di Covid 19, è ancora oggi vessata dal
governo di Trump, il quale ha di recente bloccato gli aiuti
provenienti dalla società cinese Alibaba all'isola e ad altri Paesi
latinoamericani, consistenti in mascherine, respiratori e reagenti
diagnostici.
Esattamente come gli USA
stanno creando ulteriori problemi al governo socialista venezuelano.
Proprio su questo è
intervenuto il Presidente cinese Xi Jinping, il quale si è
ulteriormente opposto ad ogni tipo di interferenza straniera negli
affari interni del Venezuela, sostenendo la sovranità e
l'autodeterminazione dei popoli.
Xi Jinping, che ha di
recente avuto un colloquio telefonico con il Presidente venezuelano
Nicolas Maduro, ha riaffermato infatti il rapporto di solidarierà e
cooperazione fra i due Paesi, in particolare in questo periodo di
emergenza sanitaria. Il Presidente Maduro, da parte sua, ha
ringraziato il suo omologo cinese per gli aiuti medico sanitari
ricevuti.
Maduro e Xi Jinping |
Il governo venezuelano ha
peraltro prorogato la quarantena sociale per altri trenta giorni e
confermato che attualmente le persone contagiate nel Paese sono 175
di cui 9 decedute.
In Russia, invece, il
numero dei contagi aumenta (oltre 2500 nuovi casi nelle ultime 24
ore, arrivando a 18.300).
Su questo è intervenuto
il Segretario del Partito Comunista della Federazione Russa –
maggior partito di opposizione – Gennady Zjuganov, esprimendo le
sue condoglianze alle famiglie colpite dalla diffusione del virus.
Oltre a ciò, ha fatto
presente come attraverso tale emergenza il sistema capitalista
subisca una ulteriore schiacciante sconfitta. Come il capitalismo non
sia in grado di reggere l'urto di emergenze di tale portata.
In Russia egli denuncia
in particolare l'ulteriore diminuzione dei redditi dei cittadini e il
rischio di un aumento esponenziale della disoccupazione.
E' per tali ragioni che
egli ritiene necessario un recupero dell'esperienza leninista
dell'Unione Sovietica e della Repubblica Popolare Cinese.
Gennady Zjuganov |
In un comunicato,
pubblicato sul suo sito web ufficiale, il Partito Comunista russo
rilancia dunque una serie di provvedimenti, ovvero: la necessità di
nazionalizzare i settori stretegici dell'economia, ad iniziare dal
sistema bancario, al fine di rilanciare la sovranità nazionale della
Russia e liberarsi dall'influenza del capitale straniero; la
necessità di regolamentare prezzi e tariffe, al fine di ridurre i
costi di produzione e sostenere il potere d'acquisto dei cittadini;
il rilancio della sanità pubblica, modernizzata e il supporto al
personale medico e infermieristico, in particolare in questo periodo
di emergenza sanitaria; la necessità di sostenere economicamente i
cittadini di fronte al calo dei redditi (in particolare poveri,
anziani, bambini e madri); la necessità di rilanciare il comparto
agricolo/rurale e sostenere gli agricoltori russi, in particolare in
questo periodo emergenziale.
Tutte risorse che il
Partito Comunista ritiene essere reperibili attraverso una forte
tassazione ai ricchi oligarchi, che negli anni hanno accumulato
danaro, ancora oggi toccati marginalmente dal governo Putin.
I comunisti guidati da
Zjuganov, in sostanza, rilanciano il loro programma politico di
sempre e ritengono che le loro ricette siano prioritarie proprio in
questo periodo, in quanto l'emergenza Coronavirus ha solo evidenziato
le problematiche di un Paese che deve essere rilanciato e
radicalmente riformato.
Luca Bagatin
Ciao Luca,spero tu stia bene. Ho provato a lasciarti un messaggio ma non sono sicuro che sia andato a buon fine. Avrei bisogno di farti una domanda petsonale ma non sono su nessun social, dove posso scriverti ? Grazie e ciao
RispondiEliminaSono Dario Morenghi di Piacenza, ti ricordi ?
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