martedì 24 luglio 2018

Il mio ricordo di Oksana Shachko: paladina d'amore, democrazia e libertà. Articolo di Luca Bagatin

Non riesco a credere che Oksana non ci sia più.
Era la più bella delle attiviste Femen, a parer mio. Quella che in me suscitava maggiore passione e sensibilità, al punto che qualche anno fa, dopo aver scritto l'ennesimo articolo sul loro attivismo (http://amoreeliberta.blogspot.com/2016/11/femen-paladine-damore-democrazia-e.html), decisi di apporre sulla fascia destra del mio blog "Amore e Libertà" una sua foto - volendo così inserirla quale icona d'Amore e Libertà - e in diversi post alle Femen dedicati, posi spesso la sua immagine in risalto. Dedicando a lei e a tutte le eroine e le donne dell'Est, finanche una poesia.
Oksana Shachko era un'artista ucraina, oltre che un'attivista contro la mercificazione dei corpi e delle menti e contro l'autoritarismo della politica e della religione. Oksana era l'incarnazione del detto ucraino: "Nuda, scalza, ma con una corona di fiori in testa". Una ragazza povera ma bella, che con poco riesce a valorizzare la sua personalità.
Fra le co-fondatrici di Femen nel 2008, Oksana sarà costretta a rifugiarsi nel 2013 in Francia in quanto perseguitata politica nel suo Paese a causa del suo attivismo. A Parigi, ritiratasi alcuni anni fa dal movimento Femen, si dedicherà alla pittura, ispirandosi alle icone ortodosse, ma renterpretandole in chiave trasgressiva e umanista, sostenendo che "La vera arte è la rivoluzione".
Oksana aveva già tentato in passato il suicidio pare. Si è impiccata il 23 luglio, a 31 anni, lasciando una lettera d'addio ai suoi amici e una scritta in inglese: "Siete tutti un falso".
Mi sento di comprendere il gesto di Oksana, che è il gesto estremo scelto anche da Alex Langer e da Roberta Tatafiore, anche loro - peraltro - attivisti per l'ambiente, i diritti civili e delle donne.
Noi persone sensibili, che vorremmo un mondo diverso, meno falso, meno violento, meno mercificato, meno perverso, non sempre riusciamo a reggere alla pressione esterna.
Talvolta decidiamo di volare via, come hai fatto anche tu, dolcissima e bellissima Oksana.
Ti voglio e ti ho sempre voluto bene e vorrei ricordarti con la poesia che segue, che ho dedicato a te e a tutte le donne che lottano. Ti tengo nel mio cuore.

Donne dell'Est

di Luca Bagatin
(del 21 marzo 2017)

Nude, scalze, con una corona di fiori in testa
Siete pronte a far la festa
Al patriarcato familista
e all'occidentale consumista.
Oppure con un bavaglio sulla bocca
e la bandiera rossa
scavate la fossa all'ignoranza crassa,
dei media che nulla sanno di voi
e mai parlan degli Eroi.


Luca Bagatin

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