Mira è un'insegnante
trentacinquenne di Parma, componente del Partito Comunista Italiano
in un'Italia alternativa rispetto a quella che conosciamo. Un'Italia
socialista non revisionista, ove è stata abolita la proprietà
privata e i mezzi di produzione sono stati messi in comune. Esistono
solo attività statali e cooperative. Ogni differenza di classe è
stata abolita, c'è piena occupazione e tutti
dispongono di
un'abitazione e vivono in kommunalki, ovvero abitazioni comuni ove
l'ingegnere divide il suo spazio con l'operaio e ciò - fra l'altro -
ha favorito la socializzazione fra le persone. Un'Italia ove la
crimintalità, il terrorismo e la mafia sono stati debellati e
l'immigrazione è solo un miraggio, in quanto i principi
marxisti-leninisti prevedono che ciascun popolo debba lottare per la
propria emancipazione e non sfruttare la manodopera a basso costo
favorendo un cosmopolitismo senza confini.
Questa la realtà immaginata
da Andrea Marsiletti, autore del romanzo ucronico "Se Mira, se
Kim" edito da Bloom.
Andrea Marsiletti è
direttore di ParmaDaily, quotidiano online di Parma e proprio in
questa città simbolo è ambiento gran parte del suo romanzo
d'esordio, frutto dei suoi studi e di un suo viaggio a Pyongyang -
nel settembre 2016 - come relatore del "Seminario internazionale
sullo Juche e l'antimperialismo".
Lo Juche è il sistema
ideologico comunista della Corea del Nord ideato da Kim Il Sung negli
Anni '50, che al marxismo-leninismo unisce i principi del
patriottismo coreano.
Il romanzo è un viaggio
ucronico anche nello Juche, in quanto Mira è fidanzata con Kim,
addetto all'Ambasciata della Corea del Nord con sede nella nuova
Capitale d'Italia, ovvero Firenze.
Ma come ha fatto l'Italia
ucronica immaginata da Marsiletti a diventare un Paese socialista
reale ?
A seguito di un attentato al
Segretario del PCI Palmiro Togliatti, ucciso da un esaltato nel 1948,
gli ex partigiani e i comunisti ripresero le armi e fecero la
rivoluzione, guidata da Pietro Secchia, il quale, una volta vinta la
rivoluzione diventerà Capo del Governo. Del primo governo comunista
d'Italia, che si doterà di una Costituzione comunista (i cui
articoli - ideati dall'Autore - sono inseriti in appendice al
romanzo) e lo Stato prenderà la denominazione di Repubblica Popolare
d'Italia, mantenendo quale bandiera nazionale il Tricolore, con
l'aggiunta di una stella rossa al centro.
La città che maggiormente
si spese per il trionfo del comunismo sarà la sanguigna e popolare
Parma, che l'Autore descrive facendo un parallelismo fra la Parma
reale di oggi e quella socialista reale del romanzo, immaginandosi
egli stesso uno dei personaggi minori, nei panni, ovviamente, di sé
stesso, direttore di un ParmaDaily...comunista.
Il romanzo, ad ogni modo,
oltre a raccontare tale realtà alternativa, è incentrato sulle
vincende di Mira, ortodossa comunista stalinista sempre a caccia di
revisionisti, trotzkisti e "rottamatori", come ad esempio
il suo ex compagno di liceo nonché suo primo amore Pietro Privitera,
bibliotecario e appassionato studioso di Vangeli apocrifi, gnosi e
spiritualità orientale - in particolare buddhista - che egli ritiene
essere compatibile e contigua con gli ideali marxisti, ponendo al
centro l'essere umano e ricercando una via per la liberazione dalla
sofferenza.
"Se Mira, se Kim",
ad ogni modo, è anche il teatro di una guerra imminente fra un
Giappone ritornato ad essere nazifascista e imperialista - alleato
agli Stati Uniti d'America - e la Corea del Nord guidata da Kim Jong
Un, che difende la sua indipendenza e il suo modello socialista e
sarà proprio tale evento di portata epocale a segnare le vite di
Mira e del suo innamorato Kim, sino al colpo di scena finale.
Romanzo appassionato, a
tratti estremo, a tratti romantico, l'opera prima di Andrea
Marsiletti incuriosirà certamente tutti i cultori del genere storico
"alternativo", che mescola eventi e personaggi storici
reali, anche contemporanei, in un contesto immaginario dai contorni
che più rossi di così non si può.
Luca Bagatin
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