"Ribellione – ecco la nobiltà dello schiavo.
(...) Il vostro amor della vita sia l'amore della vostra più alta speranza: e la vostra più alta speranza sia il più alto pensiero della vita!
Che importa vivere a lungo? Quale guerriero vuol'essere risparmiato?"
(Gabriele d'Annunzio)
(...) Il vostro amor della vita sia l'amore della vostra più alta speranza: e la vostra più alta speranza sia il più alto pensiero della vita!
Che importa vivere a lungo? Quale guerriero vuol'essere risparmiato?"
(Gabriele d'Annunzio)
"Noi vogliamo lo sviluppo integrale, completo, autonomo del sindacato
operaio, fino a farne l’elemento costitutivo principale e l’organo
direttivo della nuova società dei
produttori liberi ed uguali per la quale combattiamo. Essi [i
socialisti] intendono che il sindacato non abbia da essere che uno
strumento per i miglioramenti parziali ed illusori, che la classe
operaia può ottenere più dalla benevolenza della classe padronale e
dall’intervento statale che dalla propria forza, rivolta ad un’audace
conquista. La vera trasformazione sociale essi intendono che debba
essere compiuta nello Stato e dallo Stato, con una serie di misure
legislative e con una estensione sempre cosciente dei poteri dello Stato
che dovrebbe arrivare a sostituirsi al capitalismo privato, evocando a
sé la dirigenza di tutta la produzione e di tutto lo scambio, nonché la
distribuzione della ricchezza. Quale punto di contatto vi è fra questa
concezione statolatrica e autoritaria del divenire sociale, e la
concezione sindacalista, antistatale e libertaria? Nessuno. Noi andiamo
dunque per opposta via, ad una meta opposta a quella dei [socialisti]
riformisti. Noi vogliamo annullare il potere oppressivo dello Stato;
essi vogliono moltiplicarlo ed aumentarlo fino a farne il regolatore
supremo di tutta la vita sociale. Noi miriamo alla conquista
dell’autonomia e della libertà integrale dei gruppi produttori, e
dell’individuo in seno a questi gruppi; essi mirano ad instaurare la più
terribile tirannia che abbia mai visto il mondo."
(Alceste De Ambris,
1912)
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